Dalla sottoveste all’#insideandout. L’intimo della donna che si scopre

Si diceva: “il trucco c’è, ma non si vede”. Ora è il caso di dire: “la lingerie c’è, ma non si vede”. È l’effetto della nuova campagna pubblicitaria che Intimissimi ha pensato per l’autunno 2017. Il titolo scelto è #insideandout e, per la prima volta in uno spot di intimo, ci si sono solo donne vestite.
 
Il messaggio è dedicato, soprattutto, alle nuove generazioni. Rivestire un ruolo professionale non deve far perdere il senso della propria femminilità. Il fuori deve essere lo specchio di ciò che si ha dentro, che è il vero “intimo” di ogni donna!
 
Perciò, niente modelle bellissime e seminude, che indossano con sensualità e disinvoltura l’ultima collezione del brand.
 

Completamente l’opposto di quello che succedeva qualche anno fa. Come dimenticare Roberta,

Michelle Hunziker nel ’95 posa per la campagna pubblicitaria di Roberta, nota azienda di intimo

azienda italiana di abbigliamento intimo che divenne famosa grazie alla sua strategia di marketing. In quel caso,ad essere ritratte sui cartelloni affissi per le città, erano modelle di schiena che mostravano ai consumatori solo il “lato B” con addosso uno slip e una lunga treccia.

 
Lo slogan recitava: “Roberta: lo Slip dei vent’anni”.
 
Tante le modelle che hanno posato per questa pubblicità. Ad esempio, Rosa Fumetto e Susan Martin negli anni ’80. Nel ’95 è arrivata anche una giovane Michelle Hunziker in tanga e non più in slip.
 
La campagna pubblicitaria pensata da Intimissimi non è semplicemente un packshop che non aggiunge nulla al prodotto. È, invece, un progetto che impone al consumatore un’immagine diversa da quella a cui è abituato.
 
Non a caso le protagoniste sono: un’attrice, una tennista, una famosa imprenditrice gastronomica e un’indossatrice. Donne diverse tra loro che si raccontano completamente vestite, nelle mise che meglio le rappresentano come professioniste. L’idea rafforza un brand pensato per tutte.
 

La sottoveste “urban” secondo la nuova collezione di Ermanno Scervino

Ma se la pubblicità si divide, in passerella il corpo della donna è impreziosito dal capo più sensuale di tutti: la sottoveste. Essa risale al XVI secolo quando veniva utilizzata per ridurre il girovita di chi la indossava o sagomare la gonna. Nel 1947 quando i mass media iniziano a parlare della rivoluzione della biancheria la sottoveste diventa la vera protagonista del guardaroba femminile.

 
Oggi l’icona della lingerie compie settant’anni e viene raccontata dalla collezione primavera-estate 2018 di Ermanno Scervino.
 
Dai fiori non romantici, allo sport indossato con la pelle la sottoveste si trasforma. Diventa classica nella versione satin, si impreziosisce di applicazioni scintillanti, affascina tra le trasparenze dei pizzi e, infine, si accompagna a camicie in pelle strutturate e maxi bomber dai toni accesi.
 
<<Se devo pensare a un’icona in questo caso è Elizabeth Taylor nel film La gatta sul tetto che scotta», ha concluso il creativo nel backstage del défilé.
Alla Milano Fashion Week anche D&G, tra corone e millenians, non resiste al fascino sensuale della sottoveste.
 
Qui la slip dress, come viene chiamata dai professionisti del settore, è immErsa in una sfilata vibrante di luci, di giovinezza e di colori, senza però dimenticare il total black. Pizzi, merletti e trasparenze sensuali hanno fatto la bellezza dellA lingerie che richiama gli anni ’90.
 
Dolce & Gabbana sceglie di raccontare la donna dal punto di vista della Regina di Cuori metropolitana e a volte “urban”, ma semplicemente romantica.

Sonia

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