Intervista di: Alessia Marani – Almax
Ciao Sonia, ti ringraziamo per la tua partecipazione su Almax Magazine di cui siamo onorati. Come ti sei avvicinao alla scrittura? Credo che la maggior parte degli scrittori abbiano iniziato dopo aver percorso la strada della lettura. Così è capitato a me, ho iniziato a 13 anni circa, proprio per gioco dopo aver letto un romanzo il cui finale non mi era piaciuto. In un lampo ho realizzato che anch’io avrei potuto scrivere la mia storia e deciderne non solo il finale, ma ogni minimo dettaglio. Mentre scrivevo ho percepito il piacere di inventare e creare la mia prima opera di narrativa. Diverso invece, è stato il discorso legato alla poetica. Ho scritto la prima poesia all’età di 5 anni e ricordo che lo scopo fu semplicemente la voglia di esternare un sentimento che provavo e fu la chiave del mio scritto infantile. La voglia di condividere quel pensiero con gli altri mi indusse a scrivere pochi versi che conservo ancora come un geloso ricordo. Il tuo percorso? Nel corso dell’adolescenza ho scritto molte opere sia di narrativa che di poetica, entrando a far parte di antologie e partecipando a diversi concorsi letterari locali e internazionali. Ho vinto un po’ di premi ed ho fatto esperienza nel settore, ma la mia prima pubblicazione è arrivata solo all’età di 18 anni con il filo dal titolo “Memorie di un padre”, un anno dopo con l’aletti ho pubblicato “Le forme dell’amore” e un anno e mezzo dopo ho pubblicato anche la mia prima silloge poetica dal titolo “Note di Strauss”. Nel frattempo mi dilettavo facendo video su youtube, dedicati ai libri e alla scrittura creativa con corsi personalizzati ed anche più in generale raggiungendo un buon numero di iscritti e di visualizzazioni. Il ruolo della youtubers però è andato scemando quando ho scoperto un nuovo mondo, quello del giornalismo. Ho iniziato a scrivere per alcune testate giornalistiche locali e non, cartacee e online. Sentivo che era un mondo che mi piaceva per la sua immediatezza, ma solo quando sono approdata al mezzo televisivo ho realmente capito che volevo diventare una giornalista. Oggi scrivo, sono un’inviata del vg 21 il videogiornale dell’emittente televisiva campana Napoli Canale 21 e conduco un programma su iride canale 196 del digitale terrestre, dal titolo “Cultura a Colori” dedicato ai libri, all’attualità e alla cultura più in generale. Come nasce un Tuo scritto? Da dove trai gli spunti? Prima di scrivere qualsiasi cosa l’opera seppure a grandi linee nasce e si sviluppa nel mio immaginario. Potrei dunque ,dividere l’elaborazione dell’opera in 3 fasi: pensiero, scritto e correzione. Gli spunti sono molteplici. Un buono scrittore oltre ad essere un pensatore di base e un elaboratore di idee, deve anche esser un ottimo osservatore e ascoltatore. Gli spunti nascono da ciò che abbiamo intorno e da come mescoliamo realtà e fantasia. E’ difficile rispondere a questa domanda in maniera diretta. Credi nell’editoria Italiana? Devo crederci. Sogni nel cassetto? Dal punto di vista lavorativo, vorrei continuare a scrivere e pubblicare con una casa editrice di fama mondiale. Di cosa trattano le tue pubblicazioni?“Memorie di un padre” è un racconto breve, che ho pubblicato con il filo oggi Albatros edizione. E’ la storia di un uomo che apparentemente ha avuto tutto dalla vita, ma che per un banale gioco del destino si ritroverà a non avere più la cosa più importante della sua vita. Una storia che parla anche dell’amore che ci può essere tra un padre ed una figlia, un amore che nasce in ritardo, ma che si alimenta della più dolce delle emozioni: la voglia di non perdersi mai più dopo aver trovato un piccolo ed inaspettato lieto fine. Non è una storia autobiografica ma la dedico a quelle persone che come me hanno avuto lontano il proprio papà e sono cresciute senza. “Le forme dell’amore” è una silloge narrativa a cui sono molto legata. L’ho pubblicata in seconda battuta con l’Aletti Editore, una casa editrice con cui mi sono trovata molto bene e con la quale ho pubblicato anche alcune mie poesie. E’ un’opera che ripercorre i tratti meno banali dell’amore, un sentimento che nell’arco della storia dell’uomo è stato ampiamente toccato da artisti e non. Ho dunque, cercato attraverso la mia opera di vincere la banalità e mi sono lasciata ispirare dalle opere di Magritte, Picasso e Manet. “Note di Strauss”, pubblicata con La Riflessione, è la mia prima silloge poetica, dove ho racchiuso poesie scritte in un ampio arco di tempo. Un’opera questa che ho dedicato a mio Nonno, scomparso poco prima della pubblicazione e che ha come tema principale la musica e il suono che mescola vari stili e d’argomenti dividendo le emozioni in stanza che si snodano tra versi e appunti di fisica. Cosa ne pensi dei concorsi editoriali? Beh, non ne penso molto bene, ad essere sinceri. Lo dicevo poc’anzi, anch’io ho iniziato così. I concorsi sono l’azione di partenza della maggior parte degli scrittori che vogliono ardentemente diventare tali. Per natura non sono una persona che prima fa una cosa e poi la rinnega. Credo che i concorsi siano un buon trampolino per fare esperienza, ma fatto uno li hai fatti tutti. Purtroppo è l’idea che è sbagliata: ce ne sono troppi, spuntano come funghi. Di concorsi seri ormai sono rimasti davvero pochi, consiglio di fare quelli, per dare onore al clichè “pochi ma buoni!”Una soddisfazione? Fortunatamente, sino ad oggi ci sono state davvero tante soddisfazioni. Dalle 3 pubblicazioni ai lavori televisivi, ma soprattutto i complimenti sia dei miei lettori che dei telespettatori che ogni giorno mi seguono anche a mezzo internet attraverso le pagine su facebook, “Cultura a colori” e “Sonia Sodano Scrittrice”. Spero di migliorare ancora. Qualche sassolino nella scarpa? Sarei ipocrita a dire di non averne, ma le soddisfazioni mi aiutano a dimenticare le insoddisfazioni. Scusate il gioco di parole. Sei anche giornalista. Mi sono avvicinata seriamente al mondo del giornalismo poco dopo i 18 anni. Ho iniziato a lavorare in una radio locale, poi a scrivere su qualche quotidiano online e su riviste culturali, ma solo all’età di 20 anni circa mi sono appassionata al giornalismo televisivo. La mia prima collaborazione è nata con un’emittente salernitana e qualche mese dopo ho iniziato a collaborare con l’emittente televisiva Napoli Canale 21. Una bellissima esperienza questa della televisione che consiglio a tutte quelle persone che vogliono intraprendere il mondo del giornalismo. La televisione ti permette di cogliere l’immediatezza dell’immagine e dell’essenza giornalistica, una componente importante in questo lavoro e che con la carta stampata, a mio avviso, non si riesce ad ottenere. Attraverso l’esperienza da inviata per il vg21 il telegiornale di Napoli Canale 21, ho avuto modo di conoscere splendide persone ed instaurare rapporti di amicizia,ma anche di lavoro. Così è nato il format “Cultura A Colori” andato in onda per 4 mesi sulla rete televisiva Iride, che ha riscosso enorme successo di pubblico. Un programma di quindici puntate che ho ideato e condotto personalmente, dedicato alla scrittura, agli autori emergenti e non, ma soprattutto alla cultura più in generale toccando temi di attualità e di spessore sociale. Attualmente ho tanti nuovi progetti televisivi ed ho intenzione di continuare la carriera giornalistica, ma essendo anche un po’ scaramantica non voglio annunciare ancora niente di ufficiale. Progetti futuri? Nuovi progetti televisivi e qualche libro che vorrei avere il tempo di rileggere prima di inviare a qualche editore. Grazie da Almax Magazine per la cortesia e la disponibilità. Con affetto e Stima.
Fonte: Almax